viernes, junio 29, 2007

un trasloco è un trasloco è un trasloco è un trasloco...

Domani lascio casa.
La mia casina.
Il mio nido valenciano.
Nove mesi nella casa del vento.

Oggi mezzo trasloco.
Devo portare le mie cose a casa di Carolina in attesa che il mio cervellino o il mio cuoricino prenda una decisione abbastanza chiara riguardo la partenza (più o meno definitiva..) dalla Spagna.

Preparo una valigia, il trolley grande.
Ok.
C'è ancora in giro un mucchio di roba...
Cose lunghe, cose che occupano tanto spazio, cose dalla forma strana...
Bè, già che ci sono faccio anche lo zaino, già che vado fino a Primado Reig faccio sì che questo viaggio abbia un senso.

Faccio lo zaino.
Lo riempio di mille piccoli oggettini.
Poi dico oh cazzo il cavalletto.
Dài, faccio anche il trolley piccolo, così elimino il problema cavalletto e già che ci sono porto più roba.

Faccio il trolley piccolo.
Lo riempio.
Arrivo alla fine, mi giro e chi ti trovo?
Il cazzo di cavalletto, ovviamente.
Dio.
Svuoto, riempio, faccio, rifaccio, stipo, schiaccio.

Alle tre mi sento pronta.
Esco di casa che sembro uno di quelli che rubano le cose nella spazzatura.
Ho due trolley e uno zaino gigante con l'antenna e siccome sono stupida ho anche la borsetta con dentro le supercuffie per il viaggio di ritorno a piedi.

Fuori fa un caldo sahariano.
Per fortuna è l'ora della siesta e in giro non c'è tanta gente che mi prende per il culo.
Però non passa nemmeno uno sfigato che potrebbe darmi una mano!!
Il tempo di arrivare alla fermata della metro (tre minuti) e già penso che forse quella dei due trolley è una cazzata...
Già voglio tornare indietro e lasciarne uno in casa...

Ma è un pensiero che mi abbandona in fretta.

Per entrare in metro ci metto circa dieci minuti.
Cinque solo per capire come entrare dalle porte scorrevoli senza rimanerci incastrata o impiccata dentro con parte del mio bagaglio.
Diversi per fare due volte le scale con un trolley alla volta.
Due rampe.
Una prima e una dopo l'entrata.
Vivo vicino alla fermata della metro meno accessibile di tutta Valencia, cazzo.

Poi arriva Barbara.
E meno male che mi aiuta a salire in metro.
La pacchia dura poco perchè improvvisamente mi ricordo che devo cambiare metro.
Putain.
E per fare solo UNA cazzo di fermata!
Scendo all'Alameda.
Aspetto.
Almeno nell'attesa ho la brillante idea di ficcare la borsetta dentro uno dei trolley...
L'unica idea brillante della giornata.

E ora scusate ma tra una cosa e l'altra mi è passata la voglia di scrivere perchè c'è sempre sempre sempre qualcuno che mi deve rompere le palle.
Tra l'altro, perchè rompermi le palle in un giorno di trasloco???
Lo sa tutto il mondo che a me i traslochi mi ribaltano l'anima.

calendario!!

il nallyPlayer

scaricala e divulgala!

scaricala!
la tesi della nally in formato pdf leggero leggero monitor resolution:
"izquierda de copia - nuovi sensi del possesso nell'era digitale"
tesi di laurea in teoria e metodo dei mass media
relatore: tommaso tozzi
accademia di belle arti di carrara
dipartimento di arti multimediali
a.a. 2006/2007

siete ufficialmente autorizzati
a scaricarla
e regalarla
a chi volete
perchè è un'opera rilasciata sotto
licenza Creative Commons 3.0 Unported Attribution - No Commercial.

vi state chiedendo di che cavolo parla la tesi, vero? anche io.
in effetti dal titolo si può non capire nulla
ma non è un buon motivo per non leggerla!
comunque, ecco un dono alla vostra pigrizia mentale
(anche se così si perde un po' di magia...):
"izquierda de copia" parla del copyright e delle alternative legislative
nate nella nostra era digitale,
parla del copyleft, del free software, dei nuovi mercati di musica online,
dei biobrevetti, della scrittura collettiva, dei nomi multipli...
e, in generale, di come la nostra vita sta cambiando.