queer
"Queer" è un termine della lingua inglese che tradizionalmente significava "strano", "insolito".
Il termine a sua volta deriva dal tedesco "quer" che significa "di traverso, diagonalmente".
In italiano si usa per indicare quelle persone il cui orientamento sessuale e/o identità di genere differisce da quello strettamente eterosessuale: un termine-ombrello, si potrebbe dire, per persone gay (omosessuali), lesbiche, bisessuali, transessuali, transgender e/o intersessuati.
Non è un sinonimo di LGBT (Lesbian Gay Bisex Transgender) o gaylesbico. Il termine queer nasce anche (e soprattutto) in contrapposizione agli stereotipi diffusisi nell'ambiente gay.
Tra le persone omosessuali, la maggior parte si definisce "gay" o "lesbica" piuttosto che "queer".
"Queer" è più che altro un termine politico, spesso usato da coloro che sono politicamente attivi, da chi rifiuta con forza le tradizionali identità di genere, da chi rifiuta le categorie dell'orientamento sessuale come gay, lesbica, bisessuale ed eterosessuale, da chi si rappresenta e percepisce come oppresso dall'eteronormatività prevalente nella cultura e nella società o dalle persone eterosessuali le cui preferenze sessuali le rendono una minoranza (ad esempio chi pratica il BDSM o il bondage)
Molte persone, comunque, si identificano primariamente come queer che come gay, lesbiche, bisessuali, trans o intersessuati.
Alcune ritengono e sentono che le etichette non descrivano adeguatamente le loro identità, preferenze e orientemento sessuale.
Molte persone LGBT ritengono che usare il termine-ombrello queer sia un modo positivo per riappropriarsi di un termine che in passato era usato contro di loro, spogliando quindi la parole del suo potere offensivo.
Tale uso sta diventando sempre più comune tra i giovani.
Di rado è scritto con lettera maiuscola.
Alcune persone queer si identificano come tali perché sentono che ciò li aiuta, li potenzia nell'essere se stesse ad un livello e in un modo che va oltre le rigide limitazioni della tradizionale interpretazione binaria dell'orientamento sessuale (omo/etero/bi-sessuale) e dell'identità di genere (maschio/femmina).
Per loro, essere queer significa buttare fuori dalla finestra tali etichette e le aspettative ad esse legate per abbracciare il fatto che la loro sessualità (identità, orientamento, scelta o preferenza che sia) è semplicemente diversa dalla "norma" in uno o più modi.
Ecco.
Mi ci voleva Wikipedia per spiegarvelo.
Il prossimo che mi chiede se sono lesbica o bisessuale gli sputo in un occhio.
E poi gli tatuo in fronte il link di questo post, almeno tutte le mattine si ricorda quanto può essere fastidioso fare certe domande a me.
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