miércoles, noviembre 21, 2007

addio alla maggiorana

è così brutto rovesciare qualcosa dopo aver pulito tutto per bene...
è così brutto scoprire che qualcosa può andare storto e non lo si può controllare e non esiste il piano perfetto...


stavo preparando il pranzo e, come al solito, nelle verdurine della pasta ci butto tutte le spezie (o quasi) che trovo.

ma ad un certo punto, non so come, all'improvviso dall'armadietto delle spezie vola fuori il barattolo della maggiorana, evita accuratamente la schifosissima friggitrice degli zulu (che io mai mi azzarderei a usare o tanto meno toccare), rimbalza sul mobile e CRASH si frantuma in mille minuscoli pezzettini verdi sul paimento della cucina.

mi fermo.
scruto il risultato dell'accaduto.
mi arrabbio ma sto ferma.
quindi bestemmio.

mi arrabbio e ci resto male perchè quello che ha appena cessato di esistere era il mio barattolo delle spezie preferito.

mi arrabbio perchè quel barattolo era stato acquistato in un supermercato migros svizzero solo in virtù della bellezza estrema del suo packaging.
io sono fissata con il packaging.

era un magnifico barattolino verde che sembrava di plastica trasparente ma era di vetro, con il tappo ciccioso in plastica verde, nè slanciato nè tozzo, sull'etichetta troneggiava la scritta, in corsivo stile nonna, "maggiorana", e c'era addiritturta una stella rosa disegnata su sfondo verde.
avevo quel barattolo da anni.
era stato a Turate, Viareggio, Carrara, Valencia Amistad e Valencia Primado Reig.
mi ha seguito in ogni mio trasloco.
era lui che dava allegria alle misere confezioni di plastica trasparente delle spezie arabe e ai semi di cardamomo barbaramente trasferiti nel barattolino del plasmon.

e ora giaceva lì, in quello stato pietoso: un inutile mucchietto d'erbetta circondato da vetrini verdi.
stavo quasi per rimanerci male davvero.

poi mi sono fermata di nuovo.
mi sono ricordata che era solo un cazzo di barattolo.
che anni fa ho fatto fioretto e ho deciso che avrei fatto di tutto per non "attaccarmi alle cose".
e, soprattutto, che la maggiorana, come spezia, mi ha sempre fatto abbastanza schifo.

1 comentario:

Anónimo dijo...

Ti capisco... anch' io mi attacco visceralmente alle cose come anche ad alcune persone... e a differenza di te... non ho fatto nessun fioretto... non ci riuscirei mai!
Però... anche se non credo nel destino... niente succede per caso... il barattolo in frantumi è un segno... i ricordi del passato non hanno bisogno di qualcosa di concreto per essere vivi nel e col pensiero!
Forse è giunto il momento per te... di vivere soltanto il tuo presente... in fondo lo hai scritto tu stessa con parole diverse: la maggiorana nemmeno ti piaceva... era il contenuto che la avvolgeva-racchiudeva-nascondeva ciò che ti affascinava... nient'altro che una maschera!
Ora puoi scendere dal palcoscenico:-)
E dopo queste stronzatine belline belline... me ne vò a nanna.
TVB

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scaricala e divulgala!

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la tesi della nally in formato pdf leggero leggero monitor resolution:
"izquierda de copia - nuovi sensi del possesso nell'era digitale"
tesi di laurea in teoria e metodo dei mass media
relatore: tommaso tozzi
accademia di belle arti di carrara
dipartimento di arti multimediali
a.a. 2006/2007

siete ufficialmente autorizzati
a scaricarla
e regalarla
a chi volete
perchè è un'opera rilasciata sotto
licenza Creative Commons 3.0 Unported Attribution - No Commercial.

vi state chiedendo di che cavolo parla la tesi, vero? anche io.
in effetti dal titolo si può non capire nulla
ma non è un buon motivo per non leggerla!
comunque, ecco un dono alla vostra pigrizia mentale
(anche se così si perde un po' di magia...):
"izquierda de copia" parla del copyright e delle alternative legislative
nate nella nostra era digitale,
parla del copyleft, del free software, dei nuovi mercati di musica online,
dei biobrevetti, della scrittura collettiva, dei nomi multipli...
e, in generale, di come la nostra vita sta cambiando.