lunes, julio 30, 2007

oggi è morto ingmar bergman

lui non lo sapeva, ma ha anche dato il nome a questo blog.

old school queen

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mi manca la mia famigliola valenciana

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oddio, ma quanto siamo belli???

ho sistemato la cameretta

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un ritorno complicato

alle tre di notte ci sbattono fuori dall'Italia Wave Love Festival senza darci la possibilità nemmeno di fare un po' di shopping compulsivo.

quindi... otra despedida di scemo e più scemo... e prendiamo la navetta.

arrivati a santa maria novella... ta-dah!
megasorpresone, lo sciopero dei treni che era stato revocato è lì che ci aspetta.

sono le quattro e un quarto.
alle quattro e mezza avremmo dovuto prendere il primo dei quattro treni regionali che volevamo usare per tornare a milano e risparmiare un po' sul prezzo dei biglietto.
e invece un cazzo.

così iniziamo a girare per firenze...
è tutto bellissimo, vediamo l'alba da ponte vecchio, ci fermiamo mezz'ora in piazza della signoria, guardiamo tutto con calma suprema e in silenzio...

in giro ci siamo solo noi e le guardie notturne che sono tanto belle da sentire perchè hanno prorpio l'accento fiorentino...
ah, e ci sono anche molti americani che corrono e passeggiano...

notiamo cose mai viste, splendide.
come una madonna con bambino retta da putti inquietanti su un muro tra due vetrine della Benetton.
dettagli incredibili.
luci surreali.

è davvero strano vedere firenze senza turisti.

il duomo poi è pulito e sembra di vederlo per la prima volta.
io però ho un gran mal di testa e non riesco a guardare in alto..
e non capisco se è colpa delle lenti a contatto o dell'alcol.

continuiamo a camminare per la città e io non mi sento ancora stanca, nonostante abbia ballato e saltato per ore.

rubiamo il corriere della sera fuori da un hotel e un signore fiorentino che ci incrocia ci fa "oddove tu l'ha 'omprato 'e un ce l'ha nessuno??".
gli suggeriamo di sbrigarsi perchè tra poco il portiere dell'albergo ritirerà i giornali e lui se ne va felice.

facciamo più volte colazione, poi alle otto e mezza salta fuori un eurostar per milano.

saltiamo su, con noi ora c'è anche michela.

crolliamo.

però solo dopo aver scoperto le fantastiche tendine elettriche dell'eurostar.

il controllore non passa.

a bologna qualcuno pensa che è meglio scendere e trovare un treno più conveniente con direzione milano.
però non lo dice a nessuno.
siamo tutti in botta e dormiamo come sassi.
chi è sveglio decide che alzarsi e scendere per cambiare treno è davvero tanto, tanto faticoso.
quindi il treno riparte senza che nessuno di noi quattro apra un occhio o dica una parola.

dopo dieci minuti passano i controllori.
sono due.
ci accerchiano.
ci dicono che da bologna a milano sono 26 euro, o qualcosa del genere.
ah, sì, sono convinti che siamo saliti a bologna, per fortuna.
il crespo e michela pagano.
io e la proce... non arriviamo nemmeno a 20 euro...
anche se ci facessimo prestare qualcosina dai compari, poi rimarremo senza i soldi per tornare a casa da milano..
e comunque non avremmo più occasione di restituirli...
un po' sono scuse e un po' no.

facciamo quelle un po' incazzate che dicono cacchio, però, se sapevo che c'era lo sciopero stavo a casa o prendevo la macchina, mortacci vostri che scioperano i treni ma i controllori no, ma perchè ieri sul sito di trenitalia c'era l'avviso "sciopero revocato" e poi mega surprise? ... cose così.
non funziona, forse perchè siamo tanto stanche e rincoglionite. e piccole, già.

poi invece cerchiamo di fare le derelitte.
questo ci esce decisamente meglio.
funziona e paghiamo 11 euro a testa per l'eurostar firenze-milano anzichè 37.
de puta madre.

più tardo, sul treno delle nord sale un gruppo di 24 fottuti scout classe 1997 che mi fa scoppiare la testa.
la proce fa cose strane ma assicurerà, in seguito, di non ricordare nulla.

non siamo stati via nemmeno 24 ore.
è stata una gita bellissima.

scemo e più scemo vanno a sentire vinicio

mmm...
io, la proce e il crespo partiamo sabato pomeriggio da milano e facciamo fare alla proce i salti mortali per arrivare a sesto fiorentino prima delle nove e non pagare i dieci euro dell'entrata...
il fottuto italia wave love festival è tremendamente lontano da ogni cosa... perfino la navetta ci lascia ad un chilometro dall'entrata! ma lungo il percorso ci facciamo degli amichetti.

riusciamo a infilatrare l'alcol come nulla, e con noi c'è anche la mascotte: la borsa frigo con dentro l'hummus che ci salverà la vita!
infatti la prima cosa che facciamo appena entrati è sederci e chiamare un panino.
purtroppo scopriamo che mamma ha lasciato il formaggio a casa...
grrr....
rosichiamo ma ci sfamiamo.
però prima io e il domingo ci facciamo fare un applauso allo stand della rizla.
grande domingo.
come farò quando finirà??
dicono che inizieranno a venderlo anche in italia ma io non ci credo finchè non lo fumo.

dopo la merenda decido che voglio vedere carolina perchè non posso più aspettare.
la chiamo ma mi risponde francesco, e mi dice che lei è in giro a cercare me.
che tenerezza!
scemo e più scemo come al solito sono in contatto telepatico.

allora scemo decide di cercare più scemo, che a quanto pare non ha capito che scemo è già entrato e lo sta cercando fuori.
ma mancano pochi minuti alle nove!
scemo ha tanta paura che quel cretino di più scemo resti incastrato fuori dal festival e decide di uscire a cercarlo.
con molta difficoltà, perchè il tipo all'entrata insiste e dice "guarda che tra poco per entrare si pagano dieci euro".
scemo si innervosisce perchè non capisce dove sia il problema... cazzo, mi vedi, sto uscendo ma resto qui, vuoi davvero farmi la bastardata di farmi pagare per entrare??
la risposta suona come un sì, perciò scemo non si allontana troppo dall'entrata, ma c'è tanta gente e scemo grida "più scemo, dove seiiii????".
più scemo non arriva e scemo rientra da francesco.

in due riusciamo a realizzare che possiamo chiamare michela.
risponde più scemo.
dice ti vedo.
metto giu.
inquietante.
dove sarà?
più scemo arriva al galoppo, all'improvviso, da dietro, abbracciando più scemo e gridando "a zia, oddio, che bello, adesso ti bacio!!!".
sfortunatamente, più scemo non mette in pratica i suoi intenti.
più scemo ha in mano una lattina di mais aperta e sembra confuso ma felice.
l'importante è essersi trovati.

più tardi, più scemo sarà sdraiato a gambe aperte davanti al concerto dell'Orchestra di Piazza Vittorio mentre tutti noi balliamo impazziti e presi benissimo.
più scemo afferma di non ricordare nulla di quel concerto.

però si riprende per Vinicio, dove scemo (solo per tirare su il morale a più scemo) annaffia l'altro con spruzzi orali a ripetizione. Più scemo ricambia e scemo resta con i capelli bagnati fino al giorno dopo rischiando la broncopolmonite.

sábado, julio 28, 2007

sultanas de merkaillo, ojos de brujo

Agüita cristalina es lo que quiero
Fuentes de Alhambra mora pa mis adentros
Hogueras de cariño sin posesiones
ay! somos indigentes de mil amores.

Dunas y arena fina de cobre dorao
Levantan la mañana lunares y morao
Sultanas de las calles y de los montones
Fuego y metales calientes de mil canciones.

Corazones llenos, bolsillos vacíos
Tesoros de rumba y fuego, sultanas de mercaíllo
Mi casa donde me encuentro chabolillas por los caminos
"sound sistem" en las paradas, improvisando con chatitos de vino
Y es que la vida es así, la vida es así...
Cada una vive como puede o como le dejan vivir.

Pasa, pasa, tristeza pasa, pasa
Pasa por un momento y entra calor
Fuego y abrasa, pasa!

Pasa, pasa, tristeza pasa, pasa
Pasa por un momento y entra calor
Fuego y abrasa, pasa!

Siguiendo la cadencia desmesurada
Espera en compañía que llegue el alba
Viajeros de la noche y de las pasiones..
Fuego y metales calientes de mil canciones.

Pasa, pasa
Riqueza de verdad no tiene precio ni se compra, ni se vende
Rumba y entra calor
Libre, "Techarí" que no manda ni obedece "jala, jala"
Pasa, pasa, "jala, jala" "jala, jala, jala"
Rumba y entra calor, fuego y abrasa, pasa!

Pasa, pasa, tristeza pasa, pasa
Pasa por un momento y entra calor
Fuego y abrasa, pasa!

Pasa, pasa, tristeza pasa, pasa
Pasa por un momento y entra calor
Fuego y abrasa, pasa!

viernes, julio 27, 2007

sono stata morsa da un vampiro

Sono le 15:00 del 27 luglio 2007.
Mi sono appena svegliata in camera mia.
Ho sognato di masturbarmi e mi sono svegliata mentre venivo ed è stato bellissimo.

Sognavo di stare sul mio letto, in alto, con il pc.
Vicino al letto c'era un albero, anzi due, uno accanto all'altro, e due rami si toccavano proprio nel punto in cui due foglie stavano per morire (avevano i bordi marroncini delle foglie malate).

Sempre in quel punto, un bruco passava da un albero all'altro, usando le foglie malate come ponte.
Io pensavo che il bruco fosse la causa della malattia delle foglie.
A me il bruco sembrava bellissimo, verde brillante nel sole, e ho iniziato subito a pensare che mi ero innamorata di una cosa così bella, ma soprattutto del suono che faceva la parola, che nel sogno non era "bruco" ma un'altra un po' più lunga che non ricordo più.

E ho scritto quella parola al computer, e poi di nuovo perchè mi faceva godere, la parola.
E c'erano due persone con me.
Due maschi.
Ma non so chi, non li ricordo.
Però parlavo con loro, o forse loro parlavano di me, non so.

Mi sono svegliata mentre venivo ed è stato bellissimo.

Ora sono giunta alla conclusione che sono stata morsa da un vampiro perchè mi sento come la rossa di "Bram Stoker's Dracula".
Come si chiamava?
Non mi ricordo.
Mi sento debole, non posso fare a meno di dormire, ho il super udito e sento tutto amplificato, e poi vengo posseduta nei sogni da Dracula che assume altre sembianze.
Ah, senza contare il fatto che mi sento un animaletto in calore e mi immagino, a volte senza nemmeno volere, accoppiamenti folli e selvaggi con qualsiasi cosa.

Ecco.
Ci mancava solo questa.

Bè, ora andrò a cercare sul mio corpo i morsi del vampiro.

jueves, julio 26, 2007

altro odore altro sapore altro colore

ce l'ho fatta, ho sistemato la stanza.
ora posso iniziare a pensare (sì, solo pensare) alla tesi.
ancora convinta che non ce la farò mai, almeno ci provo.

il mio corpicino continua a parlarmi.
da quando sono in Italia ha un altro odore e un altro sapore, e anche un altro colore.
non mi piace nessuno dei tre, ovviamente.
rivoglio le mie secrezioni corporee made in Spain.

qui sparisce tutto.
mi resta solo una foto.
mossa.

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jueves, julio 19, 2007

las fresas mas caras del mundo

Le fragole qui costano 8 euro al chilo al centro commerciale più vicino a casa (10 chilometri circa).
A Valencia le pagavo un euro e cinquanta dal fruttaro pakistano sotto casa.

Devo andarmene da qui.

miércoles, julio 18, 2007

dos gardenias para ti



Progetto tre fughe al giorno e poi non le realizzo.

Couchsurfing mi sta uccidendo.
Nel senso che non riesco ad avere una settimana consecutiva libera per fare quello che mi pare.
Soprattutto, per andare a Exeter, nel Devon, dalla Fede.
Lassù c'è una stanza con tre letti liberi che mi aspetta, e io non riesco a muovermi dalla puta Lombardia!
Addirittura c'è chi aveva proposto di andarci in autostop..
Ma se vado da zia mi fermo una settimana, non meno.

C'è di buono che gli ospiti mi tengono occupato il cervello, oltre che il divano in sala.

Le americane che pregavano sono andate via stamane, lasciando un biglietto di ringraziamenti e una piantina per mamma.
E stasera sono arrivati Stefan e Anneflor dall'Olanda con un mare di regalini da mangiare.
Io avevo chiesto un grinder, ma si sa, gli olandesi non fumano e non vanno a puttane.

Sabato tutti all'Italia Wave Love Festival!
O almeno, io ci vado.
E se ci sarete anche voi fatevi sentire.
Che ho voglia e bisogno di vedere gente.
Anche per questo ho deciso di non andare a fare la dog sitter per tre settimane nei boschi di Lecco.
Perchè sarei stata sola, e non mi va.

Valencia è lontana, le lavatrici si rompono e io non posso farci nulla.
Anche le scritte scompaiono mio malgrado.
I profumi evaporano.
I ventagli si disfano.

Per fortuna arrivano lettere piene d'amore e gonnelline bianche in dono.
Ce la posso fare.

Non darò mai la fottuta tesi.

domingo, julio 15, 2007

primo giorno in italia

dormo accanto alla canottiera che ancora profuma di Valencia...
temo che l'odore evapori in fretta.
con entrambe le mani la porto alle narici, respiro più profondamente che posso, intanto chiudo gli occhi, raddrizzo la schiena, levanto la cabeza e ricordo.
e sorrido.
anche se in realtà mi viene da piangere.

mi sveglia la voce dell'ale, per fortuna.
è l'una e mezza.
mangio pane e formaggio, poi shopping compulsivo.
il sabato pomeriggio.
al carrefour...
davvero non sto bene.

però rinnovo il parco mutande e canottiere da sgundulaccia con undici euro, e questo almeno mi fa stare meglio, per un po'.

la sera è strana...
gli orari mi stanno uccidendo...
alle 21 e 30 sto sbragata in mutande sul letto, senza nessuna voglia di fare nulla e senza fame.
ma mi tocca alzarmi, ducharme, comer... e uscire in macchina!

dio, la macchina.
rischio anche di mettere sotto in retro una coppietta di merda.
però prima mi faccio sgridare dalla mamma della ina perchè sono arrivata sotto casa sua come una tamarra, con musica anni ottanta a palla e annesso clacson per non citofonare.

finale in parcheggio tabbozzo con inchiodata.

festa delle birra di misinto.
dopo due ore già non si sa che fare.
esaurisco l'ultima ondata di shopping compulsivo ad una bancarella di cazzate.

sono le due di notte.

valencia sembra già lontanissima, eppure ieri pomeriggio ero ancora lì..
non mi sembra vero, non mi sembra possibile..

mi sento abbandonata su un pianeta sconosciuto.

cosa cazzo sono tornata a casa a fare??

sono qui da un giorno e già progetto la fuga.

viernes, julio 13, 2007

suavemente besame


Suavemente, besame
que quiero sentir tus labios
besandome otra vez.

(Suave) Besame , besame
(Suave) Besame otra vez
(Suave) Que quiero sentir tus labios
(Suave) Besandome otra vez
(Suave) Besa, besa fuck
(Suave) Besame un poquito
(Suave) Besa , besa , besa,
(Suave) Besame otro ratito
(Pequeña , hechate pa'ca)

Cuando tu me besas
me siento en el aire
por eso cuando te veo
comienzo a besarte.
Y si te despegas yo me despierto
de ese rico sueño que me dan tus besos.

Suavemente Besame
(Que yo quiero sentir tus labios)
Besando me otra vez
Suavemente ese coro!
(Besame) Que yo quiero sentir tus labios
Besando me otra vez
Besame suavecito , sin prisa y con calma
dame un beso bien profundo que me llegue al alma
dame un beso mas que en mi boca cabe
dame un beso despacito, dame un beso suave

==CORO==
(Suave) Tus labios tienen
(Suave) Ese secreto
(Suave) yo beso y beso
(Suave) y no lo encuentro
(Suave) un beso suave
(Suave) es lo que anhelo
(Suave) un beso tuyo
(Suave) es lo que quiero.
(Suave) Yo me pregunto
(Suave) que tienen tus besos
(Suave) trato de escaparme
(Suave) y me siento preso
(Suave) besa, besa, besame un poquito
(Suave) besa, besa, besa, besame otro ratito.
(Suave) Besame , besame
(Suave) besame otra vez
(Suave) que yo quiero sentir tus labios
(Suave) besandome suavemente,
(Suave) tiernamente, (Suave) cariñosamente,
(Suave) dulcemente, besame mucho
sin prisa y con calma
dame un beso ondo que me llegue al alma
acercate, acercate no tengas miedo
solamente yo te digo, una cosa quiero
besame
(pequeña, cojelo) suave.

lasciare Valencia

Ultima mattina a Valencia.

Sveglia alle due e mezza.
La scritta "Old School Queen" è sparita dalla mia schiena.
Ora è impressa sulla canottiera sgundulaccia grigia che ho usato per dormire.

In compenso, ho altre quattro scritte sulla gamba, un sole intorno all'ombelico, e scritte e disegni sulla pancia che localizzano pancreas e fegato.
Anche se non credo che il mio fegato sia così piccolo...
Tutto ad indelebile nero.
Anche quella sul collo è sparita...
La più longeva sembra essere il "PUGGIA EGGIA!" a carattri cubitali con annesso omino che vorrebbe essere esplicativo.

Pranzo con le simpatiche canaglie.
Tutti tranne Ale, che a quanto pare non ce l'ha fatta.
Ad alzarsi dal letto, dico.

Però c'è l'omino di zenzero.

Mi rendo conto che lasciare a casa di Carolina asciugamani e lenzuola non è sufficiente...
Mi vedo costretta ad abbandonare la metà delle magliette, due felpe, due sacchetti di non so che, libri, mollette, tutta la roba del bagno, medicine, cd vuoti, l'olio regalatomi da Marina, lo specchio, due cappelli, manifesti e poster... varie altre cose.
Dimentico i cd.
Ma mi ricordo della caffettiera.

Me despido de Vittorio e Emilio.
Paolo e il Crespo mi accompagnano in aeroporto.
Da sola non ce l'avrei mai fatta.
Troppo difficile.
Sarei stata di certo vittima di una crisi di pianto.
O qualcosa del genere.

Salgo in aereo dopo che al controllo del metal detector la sbirra fa di tutto per disorientarmi, e ci riesce.

E quando l'aereo decolla, succede l'inaspettato.
Ho preso 8 aerei da/per Valencia.
E mai mi era capitato di vedere la città dall'alto.
Oggi la mia città mi fa l'ultimo regalo, un regalo de despedida...

Vedo il Turia, con i campi da calcio e i parchi e le curve.
Vedo il Mestalla, lo stadio più brutto del mondo.

Dal Mestalla, trovo Blasco Ibanez, los Jardines de Real, Primado Reig, i palazzi di Carolina, le case basse di Benimaclet.

Cerco la Ciudad de las Artes y Ciencias, incontro la rotonda con le macchine che girano, Manuel Candela, Amistad e Ayora, mi perdo il Cedro, ma trovo il Politecnico, Tarongers e il palazzo rotondo di Belle Arti.

Ci alziamo, vedo Plaza de Toros e i quartieri del centro.
Poi il Cabanyal e la Malvarrosa, infine la playa, e l'aereo cambia direzione, andiamo sul mare, Valencia sparisce dietro di me.

Il cielo è fantastico, l'acqua meravigliosa, andiamo oltre le nuvole, piango perchè dopo dieci mesi lascio la mia città, e rido perchè la mia testolina è un turbinio di ricordi bellissimi...

la despedida

Ultima notte a Valencia.

Ceno con le simpatiche canaglie.
Torno a fare la femmina del gruppo di marmocchi teppistelli, finchè non arrivano altre femmine che non solo fanno crollare a picco il tono della serata, ma mi fanno anche venire voglia di andrmene in cucina a lavare i piatti...

Poi al Cedro.

Saluto l'hombre e Lia per l'ultima volta.
Incredibilmente, non ho nessun istinto omicida nei confronti del mio coinquilino.
Forse perchè ormai è ex-coinquilino...
Lo abbraccio forte e vorrei non lasciarlo più.

Poi scappo al Cafe Toucan con Vittorio e Antonio.


Esco ubriaca senza aver cacciato una lira e dopo aver ballato alla sevillana su pezzi house tremendi (tra cui una versione oscena di The Wall).

Poi di nuovo al Cedro per farmi scrivere sulla schiena "Old School Queen".
Di questo vado particolarmente fiera, è vero.
Yo.


p.s.: nei tag trovate anche "tette". Perchè tanto per cambiare ho fatto prendere loro un po' d'aria. Volevo farle vedere anche agli sbirri ma mi sono dimenticata.

martes, julio 10, 2007

la mamma di ale

notte.
spiaggia.
despedida di semi-sconosciuti (per me totalmente sconosciuti).
ba-gno! ba-gno!
la gente si tira in acqua.
dopo un po' vedo tornare ale.
in mutande.
disorientato.
si guarda in giro.
quando lo trovo a portata di voce lo chiamo.
n ale!
lui si gira e mi vede come per la prima volta.
si siede vicino a noi.
si sfrega gli occhi.
n ale, cosa c'è?
a ho perso le lenti a contatto in acqua!
n ah. cazzo. quanto ti manca?
a non lo so, lo sa mamma.

lunes, julio 09, 2007

horchata para todo el mundo

Horchata

Un'altra specialità tipica di Valencia è l'horchata de chufa, una bevanda rinfrescante preparata con acqua, zucchero e chufa, un tubercolo di una pianta, il Cyperus esculentus, diffusa nella piana di Valencia.

L'horchata è un latte vegetale ad alto tasso energetico.

Ha un elevato contenuto di grassi, zuccheri e proteine, nonché sali minerali (fosforo, potassio) e vitamine (E e C). Si serve fresca, a volte gelata o in forma di granita.

La diffusione dell'horchata, bevanda estiva molto popolare in Spagna, è da ricondursi alla presenza degli Arabi a Valencia (dal secolo VIII al XI).

Tradizionalmente si consuma come spuntino assieme a un paio di fartons, biscotti tipici di forma allungata. Viene servita nella maggior parte dei bar, nei chioschi ambulanti, nonché in locali dedicati detti appunto horchaterías: l'originale e migliore horchata è possibile degustarla in una delle numerosissime horchaterie (la più famosa è "Daniel") di Alboraya, una piccola cittadina adiacente a Valencia.

sábado, julio 07, 2007

l'estate che ha creato il nostro amore

si prospetta tutto molto incerto.

oggi shopping compulsivo.
dopo ore a cercare mutande nere -semplici slip neri e nulla più...- mi ritrovo a spendere 17 fottutissimi euro da H&M dei bambini.
gonna pantaloni mutandine.
tutto nero.
e vai.

in un negozio ho anche cercato di infilarmi una gonna per tutti i versi, poi ho mollato il colpo dicendo ah no, eh? cose così complicate non fanno per me. poi carolina mi ha svelato che si trattava di una maglietta.
cazzo.

ah, carolina è qui.
a valencia.
che cosa strana.
otra despedida.
già era stato faticoso.
ora... tocca farlo un'altra volta.

giulio è andato via.
tutti quelli che sono rimasti a Valencia se ne vanno entro domani a Pamplona.
maledetto vegetarianesimo de mmmerda.
sono combattutissima.
anche ora.
ma alla fine non ci vado.
poveri tori.

e l'estate che ha creato il nostro amore per farmi poi morire di dolor?
odio l'estate.

miércoles, julio 04, 2007

azucar

Ieri pomeriggio in un appartamento di Primado Reig, Valencia.

e
oh, ma sai che stasera c'è Zucchero ai Jardines del Real? Oh, ci imbuchiamo?
a ok.

Entriamo gratis al concerto di Zucchero.
La cosa più bella è che ieri mattina, alzandomi, mai avrei pensato che la sera stessa mi sarei trovata ad un concerto di Zucchero.

Cosa ancora più divertente, mai in tutta la mia vita mi era saltato il picchio di andare ad un concerto di Zucchero.
Noi crediamo nel blues!

domingo, julio 01, 2007

una giornata di incostanza energetica

sono iperattiva per mezzora.
poi però devo dormire un quarto d'ora.
oggi va così.
non mi ricordavo più quanto è bello svegliarsi la domenica mattina con un abbraccio, un buongiorno e un sorriso.

problemi di salute la prima notte fuori dal nido

Non riesco a dormire.
In casa non c'è nessuno.
Ho la paranoia che mi stia andando a male il piede sinistro.
Che cazzo è successo l'altra notte???
In testa ho un temporale, nel cuore un terremoto.

calendario!!

il nallyPlayer

scaricala e divulgala!

scaricala!
la tesi della nally in formato pdf leggero leggero monitor resolution:
"izquierda de copia - nuovi sensi del possesso nell'era digitale"
tesi di laurea in teoria e metodo dei mass media
relatore: tommaso tozzi
accademia di belle arti di carrara
dipartimento di arti multimediali
a.a. 2006/2007

siete ufficialmente autorizzati
a scaricarla
e regalarla
a chi volete
perchè è un'opera rilasciata sotto
licenza Creative Commons 3.0 Unported Attribution - No Commercial.

vi state chiedendo di che cavolo parla la tesi, vero? anche io.
in effetti dal titolo si può non capire nulla
ma non è un buon motivo per non leggerla!
comunque, ecco un dono alla vostra pigrizia mentale
(anche se così si perde un po' di magia...):
"izquierda de copia" parla del copyright e delle alternative legislative
nate nella nostra era digitale,
parla del copyleft, del free software, dei nuovi mercati di musica online,
dei biobrevetti, della scrittura collettiva, dei nomi multipli...
e, in generale, di come la nostra vita sta cambiando.