un ritorno complicato
alle tre di notte ci sbattono fuori dall'Italia Wave Love Festival senza darci la possibilità nemmeno di fare un po' di shopping compulsivo.
quindi... otra despedida di scemo e più scemo... e prendiamo la navetta.
arrivati a santa maria novella... ta-dah!
megasorpresone, lo sciopero dei treni che era stato revocato è lì che ci aspetta.
sono le quattro e un quarto.
alle quattro e mezza avremmo dovuto prendere il primo dei quattro treni regionali che volevamo usare per tornare a milano e risparmiare un po' sul prezzo dei biglietto.
e invece un cazzo.
così iniziamo a girare per firenze...
è tutto bellissimo, vediamo l'alba da ponte vecchio, ci fermiamo mezz'ora in piazza della signoria, guardiamo tutto con calma suprema e in silenzio...
in giro ci siamo solo noi e le guardie notturne che sono tanto belle da sentire perchè hanno prorpio l'accento fiorentino...
ah, e ci sono anche molti americani che corrono e passeggiano...
notiamo cose mai viste, splendide.
come una madonna con bambino retta da putti inquietanti su un muro tra due vetrine della Benetton.
dettagli incredibili.
luci surreali.
è davvero strano vedere firenze senza turisti.
il duomo poi è pulito e sembra di vederlo per la prima volta.
io però ho un gran mal di testa e non riesco a guardare in alto..
e non capisco se è colpa delle lenti a contatto o dell'alcol.
continuiamo a camminare per la città e io non mi sento ancora stanca, nonostante abbia ballato e saltato per ore.
rubiamo il corriere della sera fuori da un hotel e un signore fiorentino che ci incrocia ci fa "oddove tu l'ha 'omprato 'e un ce l'ha nessuno??".
gli suggeriamo di sbrigarsi perchè tra poco il portiere dell'albergo ritirerà i giornali e lui se ne va felice.
facciamo più volte colazione, poi alle otto e mezza salta fuori un eurostar per milano.
saltiamo su, con noi ora c'è anche michela.
crolliamo.
però solo dopo aver scoperto le fantastiche tendine elettriche dell'eurostar.
il controllore non passa.
a bologna qualcuno pensa che è meglio scendere e trovare un treno più conveniente con direzione milano.
però non lo dice a nessuno.
siamo tutti in botta e dormiamo come sassi.
chi è sveglio decide che alzarsi e scendere per cambiare treno è davvero tanto, tanto faticoso.
quindi il treno riparte senza che nessuno di noi quattro apra un occhio o dica una parola.
dopo dieci minuti passano i controllori.
sono due.
ci accerchiano.
ci dicono che da bologna a milano sono 26 euro, o qualcosa del genere.
ah, sì, sono convinti che siamo saliti a bologna, per fortuna.
il crespo e michela pagano.
io e la proce... non arriviamo nemmeno a 20 euro...
anche se ci facessimo prestare qualcosina dai compari, poi rimarremo senza i soldi per tornare a casa da milano..
e comunque non avremmo più occasione di restituirli...
un po' sono scuse e un po' no.
facciamo quelle un po' incazzate che dicono cacchio, però, se sapevo che c'era lo sciopero stavo a casa o prendevo la macchina, mortacci vostri che scioperano i treni ma i controllori no, ma perchè ieri sul sito di trenitalia c'era l'avviso "sciopero revocato" e poi mega surprise? ... cose così.
non funziona, forse perchè siamo tanto stanche e rincoglionite. e piccole, già.
poi invece cerchiamo di fare le derelitte.
questo ci esce decisamente meglio.
funziona e paghiamo 11 euro a testa per l'eurostar firenze-milano anzichè 37.
de puta madre.
più tardo, sul treno delle nord sale un gruppo di 24 fottuti scout classe 1997 che mi fa scoppiare la testa.
la proce fa cose strane ma assicurerà, in seguito, di non ricordare nulla.
non siamo stati via nemmeno 24 ore.
è stata una gita bellissima.
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