primo giorno in italia
dormo accanto alla canottiera che ancora profuma di Valencia...
temo che l'odore evapori in fretta.
con entrambe le mani la porto alle narici, respiro più profondamente che posso, intanto chiudo gli occhi, raddrizzo la schiena, levanto la cabeza e ricordo.
e sorrido.
anche se in realtà mi viene da piangere.
mi sveglia la voce dell'ale, per fortuna.
è l'una e mezza.
mangio pane e formaggio, poi shopping compulsivo.
il sabato pomeriggio.
al carrefour...
davvero non sto bene.
però rinnovo il parco mutande e canottiere da sgundulaccia con undici euro, e questo almeno mi fa stare meglio, per un po'.
la sera è strana...
gli orari mi stanno uccidendo...
alle 21 e 30 sto sbragata in mutande sul letto, senza nessuna voglia di fare nulla e senza fame.
ma mi tocca alzarmi, ducharme, comer... e uscire in macchina!
dio, la macchina.
rischio anche di mettere sotto in retro una coppietta di merda.
però prima mi faccio sgridare dalla mamma della ina perchè sono arrivata sotto casa sua come una tamarra, con musica anni ottanta a palla e annesso clacson per non citofonare.
finale in parcheggio tabbozzo con inchiodata.
festa delle birra di misinto.
dopo due ore già non si sa che fare.
esaurisco l'ultima ondata di shopping compulsivo ad una bancarella di cazzate.
sono le due di notte.
valencia sembra già lontanissima, eppure ieri pomeriggio ero ancora lì..
non mi sembra vero, non mi sembra possibile..
mi sento abbandonata su un pianeta sconosciuto.
cosa cazzo sono tornata a casa a fare??
sono qui da un giorno e già progetto la fuga.
1 comentario:
buon post
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