una razon más
Una ragione in più per uccidere il mio coinquilino.
M sveglio.
Lui mi dice : "Oggi c'è il paseo nudista en bici!"
Io: "Sì, hombre, lo so, ci vado con Carolina"
Lui: "Davvero ci vai??"
Io: "Sì"
Lui: "E te spogli???"
Io: "Bè, sì"
Lui: "Maddaveroooo???"
Io (inizio a spazientirmi): "Hombre, io ci vado, ci provo, poi vedo, al massimo non lo faccio, ¿no?"
Lui: "Eh, ci vado anche io, sai? Me spoio!!!"
Penso: "Che schifo"
Penso: "Non ci vado"
Lui mi vede con la ceretta: "Ancora che te depiliiii???"
Come fare innervosire la nally in 30 secondi.
Già viviamo in una società di merda che mi obbliga a depilarmi.
Già butto via tempo prezioso per cercare di eliminare i maledetti peli che comunque sono sempre lì, come spunta il sole, loro sono lì.
In più, arriva lui e mi dice "Ma che te depili a faaa?? Ma io non lo so, ma smettetela, sempre a depilavve..."
Non rispondo.
Mi chiudo in camera.
Accendo la musica.
Esco dalla camera.
Lui non c'è.
Ma rientra in casa un momento dicendo: "Vado a pranzo da Lia" (Lia è la sua tipa, N.d.nally)
Esce di casa con uno grosso cuscino e un rotolo enorme di scotch, dicendo: "Alla manifestazione nudista voglio portare Lia sulla cana della bici!!"
Io, sempre più schifata, avverto Carolina che me ne vado al mare e bigio il paseo nudista.
Dopo cinque minuti sento come un rumore di cascate...
La lavatrice vomita trilioni di litri d'acqua che cadono dal nostro balcone interno e si riversano sul bucato dei vicini di sotto (quattro piani di bucato steso sotto di noi...).
Il tutto genera una folla di vicini fancazzisti che si affacciano alle finestre e guardano, criticano, indicano, borbottano.
Mi affaccio anche io ma grido: "Merda".
Ovviamente la lavatrice l'aveva caricata lui.
Ovviamente lo sportello è rotto, ma noi lo sappiamo, basta stare attenti e non fare le cose con il culo.
Ovviamente non è la prima volta che finiamo per fare la cascata dal balcone, però tutte le volte era colpa sua.
Panico.
Crisi.
Spengo la lavatrice.
Cerco il secchio per metterlo sotto l'oblò.
Sento l'ascensore salire.
Putain.
L'acqua non smette di uscire.
Una vicina mi si appende al campanello.
Apro e questa mi dice: "È come se io vado al sesto piano e ti tiro le secchiate d'acqua sul tuo bucato".
Eh, no, cazzo.
Cerco di farle capire che non è esattamente così.
Cerco di spiegarle che è stato un incidente.
Che non è colpa mia.
Che vivo con un idiota.
Nel frattempo arrivano altri vicini.
E che cristo, però.
Chiudo la porta gridando: "Vivo con l'uomo più stupido del mondo, non è colpa mia, mi dispiace!"
Torno dentro.
Sistemo, pulisco, svuoto secchi.
Le cascate si fermano.
Più tardi scendo a scusarmi con la vicina.
E già che ci sono mi sfogo e le spiego quanto è difficile vivere con un deficiente.
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