jueves, septiembre 20, 2007

l'ennesima despedida di scemo e più scemo




"a zia, qui è sempre più difficile dire cosa è mio e cosa è tuo".
scemo ha ragione, più scemo concorda. bisognerebbe eliminare gli aggettivi possessivi. almeno dalla vita ormai quasi completamente compartida di scemo e più scemo. scemo se ne va a Roma con MacGiver e più scemo resta a Valencia. più scemo non è poi così triste, perchè tanto lo sa che scemo sarà sempre qui. la stanza, la casa, il letto, i vestiti, la ceretta, i coinquilini, la valigia, gli occhiali da sole...
mio e tuo non ha più senso, perchè ormai è tutto nostro.


tornando dall'aeroporto, esco dalla metro che è già buio.


il piccolo mercoledì decide di farmi ascoltare solo musica triste, e per strada mi sembra di incontrare solo persone vecchie.

ho l'impressione, per un attimo (un attimo solo) di essere sola in una città straniera.

ovviamente non è così.
ovviamente nel giro di un minuto tutto cambia.

la musica ritorna carica di energia, e nel mio cervello scoppia la rivoluzione, perchè un montòn de pensamientos iniziano a correre verso di me...


e mi ricordo, de repente, che ho mille cose da fare!
devo riparare la bici, trovare lavoro, andare al mare e abbronzarmi, e la città è di nuovo piena di persone ancora tutte da conoscere...


penso alle mille opportunità che mi aspettano, penso a quante persone fantastiche incontrerò e a quante ne ho già incontrate.

penso che non le perderò mai, se vorrò.



penso queste e mille altre cose mentre il profumo dei fiori dell'aiuola all'angolo tra Primado Reig e Vincent Gomez mi riempie i polmoni di gioia pura, come sempre fa.

mi sento in sintonia con Valencia, con l'aria, con la musica, con la gente, con il vento...

mi guardo intorno e riconosco tutto, perchè è tutto parte della mia vita.
le mattonelle dei marciapiedi, le sincronie dei semafori, la macchinetta delle foto che una notte ronzava ronzava ronzava e io l'ho fermata con un calcio e pieter in quel momento mi ha adorata, e il vicolo sotto casa che tanto vicolo non è e dal retro si vede tutto ma proprio tutto e allora certe cose lì forse era meglio non farle...


rientro in casa.

sistemo i vestiti nell'armadio.
metto via tutto.
ci sono un mucchio di cose di altre persone.

alcune proprio non so di chi siano.

il lettone di scemo e più scemo sparisce e la stanza diventa improvvisamente gigante e vuota.
un nuovo nido che nuovo non è, da colorare, per accogliere gli ospiti, per accogliere me.



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scaricala e divulgala!

scaricala!
la tesi della nally in formato pdf leggero leggero monitor resolution:
"izquierda de copia - nuovi sensi del possesso nell'era digitale"
tesi di laurea in teoria e metodo dei mass media
relatore: tommaso tozzi
accademia di belle arti di carrara
dipartimento di arti multimediali
a.a. 2006/2007

siete ufficialmente autorizzati
a scaricarla
e regalarla
a chi volete
perchè è un'opera rilasciata sotto
licenza Creative Commons 3.0 Unported Attribution - No Commercial.

vi state chiedendo di che cavolo parla la tesi, vero? anche io.
in effetti dal titolo si può non capire nulla
ma non è un buon motivo per non leggerla!
comunque, ecco un dono alla vostra pigrizia mentale
(anche se così si perde un po' di magia...):
"izquierda de copia" parla del copyright e delle alternative legislative
nate nella nostra era digitale,
parla del copyleft, del free software, dei nuovi mercati di musica online,
dei biobrevetti, della scrittura collettiva, dei nomi multipli...
e, in generale, di come la nostra vita sta cambiando.