il giorno piu lungo del mondo
sottotitolo:
ecco cosa si merita una che non fa un cazzo per un anno.
o forse 26.
non so.
ecco cosa si merita una che non fa un cazzo per un anno.
o forse 26.
non so.
resoconto della giornata di oggi
sveglia alle ore 8 (di mattina!!)
ore 9:00
collloquio di lavoro in centro. tempo totale:10 minuti.
ore 9:10
vado alla seguridad social perchè ho perso il numero durante qualche trasloco.
ore 9:30
al commissariato di polizia per chiedere dei documenti. prima mi faccio un po' prendere per il culo da una guardia del parcheggio che si annoia.
ore 9:40
primo errore della giornata: il mercato di Xativa.
ovviamente non resisto.
è il mercato piu grande che abbia visto in città. non finisce mai.
inizio con "faccio un giretto veloce".
finisco con "cazzo, ma questi 200 metri ancora non li ho visti!".
compro un vestito da bambina che userò come maglietta (1 euro).
voglio le ciabatte ma non le trovo.
cerco di comprarmi delle giacche ma sono tutte enormi.
faccio foro alle stringhe.
a momenti mi faccio menare dalle gitane perchè mi piacerebbe tanto fare delle foto al loro.. chiamiamolo banco.
poi mi fermo mezzora al banco di una vecchia di centanni che vende le cose di quando era giovane: dal suo magnifico banco voglio un cappello ma cinque euro non li ho. sono i cappelli piu belli che abbia mai visto. lei sventola per tutto il tempo due volpi morte negli anni venti per cercare di convincere una bionda orrenda a comprarle entrambe: "tesoro, questa roba arriva dalla germaniaaa!!!". dice i prezzi in pesetas e non capisco un cazzo.
ore 11:15
prendo due metro per andare ad un altro commissariato di polizia, sempre per i documenti.
mi dicono che ho sbagliato e devo andare fuori vlc.
non ho un cazzo di voglia e muoio di fame.
quindi prendo altre due metro e torno a casa.
ore 12:00
a casa.
faccio troppa pasta con spinaci e formaggio.
parlo in messenger di giradischi e prendo appuntamenti per il pomeriggio (secondo errore del giorno).
pulisco la cucina, lavo i piatti (di tutti!), prendo il caffè.
ore 14:30
cerco di dormire ma dal letto vedo solo il mobile senza i due cassetti.
ho un'idea geniale, mi alzo, la realizzo.
poi continuo a non dormire.
quindi mi alzo e faccio un po' di cose.
ore 16:00
esco di casa per andare ad un altro colloquio, ma appena scendo vedo una cosa meravigliosa: tre tende di alluminio rosso.
ci penso.
ci penso.
le guardo.
ci penso.
ne prendo una, salgo, scendo di nuovo.
arrivo in vincent zaragoza e mi accorgo che il bar del colloquio non sta dove pensavo!
in ogni caso, incredibilmente, non arrivo tardi, e alle 16:15 spaccate sono al colloquio.
ore 17:10
esco dal colloquio.
il tipo del bar mi ama e mi adora.
"ti chiamo stasera o domani per una prova".
va bene.
ciò non mi ferma.
a casa faccio un toast, parlo con carolina, parlo con ezequiel, parlo con tutti, mi lavo perchè puzzo, mi cambio ed esco di nuovo.
ore 18:10
aspetto peter en la agorà della UPV, poi lui mi chiama per dirmi che sta al bar di bellas artes perchè si era dimenticato il nome dell'agorà.
va bene, peter, aspettami li.
però prima faccio la foto ad un gabbiano che avrei tanta voglia di toccare perchè sembra molto morbido. io odio i gabbiani. sono stupidi. ma sono tanto belli.
ore 18:30
aperitivo con noemi e peter.
ma noemi non beve, così io e peter beviamo anche per lei (terzo errore).
ore 19:15
io e peter entriamo in biblioteca e ci rimaniamo dentro un'ora.
usciamo con 3 libri, due film e un rotolo di carta igienica.
andiamo a casa sua.
ma prima prendiamo tortilla e pane al mercadona per cenare, perchè noemi ha fuso il forno e in casa c'è solo il microonde (quarto errore, perchè avrei potuto andare a casa a riposare).
ore 22:30
film finito (bello), tortilla mangiata (buona ma mi resta mi sa sul pancino), scappo correndo per prendere il tram e andare a fare la prova perchè nel frattempo il tipo mi ha chiamato.
muoio di sonno.
per strada cerco di rubare un sellino ad una mountain bike ma poi lascio perdere.
in tram mi esplode, con discrezione, un brufolo.
mi sanguina la faccia e non so che fare.
mi viene in mente "Carrie lo sguardo di Satana" (aperta parentesi: vidi quel film tanti anni fa, e la scena col sangue di porco, e il giorno dopo mi svegliai, andai in bagno, mi abbassai sul lavandino per lavarmi la faccia, e quando mi rialzai vidi il mio viso coperto di sangue e gridai, ma era solo un brufolo esploso in quel momento... chiusa parentesi).
scesa dal tram, mi fermo in un bar, chiedo un caffè, intanto vado in bagno, faccio la ca**a, sistemo la faccia, torno e ci resto male perchè il caffè ha il latte.
fottuti spagnoli di merda.
per fortuna il tipo capisce che sono italiana e me lo cambia. ma io prima disegno un sorriso nella schiuma del caffè sbagliato.
ore 23:00
arrivo al lavoro.
pulisco faccio disfo chiacchiero sorrido e rido.
provo tutti i cocktail e tutti i frullati che mark fa durante la sera.
due trentenni brutti mi parlano per un'ora del mercato immobiliare valenciano.
cristo.
meno male che almeno sono simpatici.
ore 03:00
esco dal lavoro.
mark mi ama e mi adora sempre di più.
gli piace come mi vesto.
gli piace il mio sorriso.
gli piace che io sia piccola.
gli piace che guardo la gente negli occhi.
gli piace il mio modo di affrontare la vita.
gli piace persino come pulisco.
merda.
ho un lavoro.
vado a casa, ma prima di salire cerco una ruota di bicicletta.
niente ruota, ma trovo un campanelllo.
vorrei rubarlo ma mi accorgo che ho lasciato il coltellino svizzero a casa.
mollo il colpo.
annuso i fiori dell'angolo.
salgo in casa. mi metto a letto.
non riesco a dormire perchè ho in mente ancora tutte queste cose e molte altre.
mi alzo, accendo il pc e scrivo 'sta roba.
finisco alle ore 03:48.
e domani alle 11 arriva la padrona di casa.
e si ferma fino alle 14.
io m'ammazzo.
anzi, no.
dormo e mi fingo morta.
1 comentario:
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