jueves, agosto 21, 2008

la turbolenta storia tra il nuovo motrorista e la ragazzina italiana emigrata #SECONDA PARTE#

La mattina seguente, la ragazzina italiana si sveglia alle 11 in punto e scopre che il suo telefono è rimasto zitto zitto per tutta la notte. Questo piccolo dettaglio è sufficiente perchè si accenda in lei la lucina rossa del dubbio.

Alle 14 arriva al ristorante italiano in franchising.
Il nuovo motorista non è ancora arrivato, ma fino alle 14 e 30 nessuno (tranne lei) si accorge del suo ritardo.
Durante questi 30 minuti, la ragazzina italiana si fa riconcoglionire dal suo "capo" (un andaluso emigrato nei paesi baschi che ha sposato la cugina di primo grado e che fino a pochi mesi fa era proprietario del bar di fronte alla vecchia casa della ragazzina italiana... ma queste sono altre storie!).
Mentre il basco parla, grida, ride, lancia in aria sedie e coltelli e si butta per terra mimando chissàchecosa, la ragazzina italiana sbircia sopra le di lui spalle, allunga lo sguardo oltre le vetrine del ristorante, spera di veder arrivare una moto.. ma non succede nulla. Passano solo ragazzini cicciottelli in bici, nonni e nonne per mano, signorine con il canetopo al guinzaglio. E' un bellissimo sabato pomeriggio.

Alle 14 e 30 il pizzaiolo torinese fa finalmente notare una certa assenza.
Il capo basco prova a rintracciare il motorista, ma è tutto inutile perchè i suoi due cellulari risultano spenti.
Nessuno si preoccupa particolarmente. Il capo basco decide che gli perdonerà questa assenza ingiustificata a patto che recuperi le ore di lavoro perse.

La ragazzina italiana alle 16 e 30 torna a casa.
Ogni dieci minuti prova a richiamare uno dei due cellulari, ai quali rispondono sempre le signorine della compagnia telefonica. "Non è stato possibile rintracciare l'utente". "Riprovi più tardi".
"Riprovi più tardi".
"Riprovi più tardi".
Gli invia un messaggio che dice "Dove cazzo sei?? Fatti sentire appena puoi e, per favore, stasera vieni a lavorare!".
Lei si riserva ancora il beneficio del dubbio. Si sforza di pensare che lui sia a letto ubriaco, ma con il passare delle ore ci crede sempre meno.
Cerca il suo numero di casa sull'elenco cittadino. Fa un po' di casino con i doppi cognomi spagnoli. Fa anche uno sforzo enorme per ricordare il nome di sua madre. Trova un numero che potrebbe benissimo essere il suo, ma le risponde un vecchio ubriaco: dice che lì non vive nessun nuovo motorista.

La ragazzina italiana è disperata, si sente impotente, nessuno le dà retta, nessuno vuole capire che la situazione deve per forza essere abbastanza grave.
Nessuno tranne il nuovo conquilino greco, il quale le dice che dopo mezzanotte la accompagnerà a cercare il suo Steve Buscemi in ospedali e commissariati di polizia. Lei pensa addirittura che farà un giro in bici dall'altra parte della città, nel quartiere dove lui vive, in cerca di non sa bene cosa, visto che non conosce il suo indirizzo.

Alle 20 e 30 lei ritorna al ristorante, dove ovviamente non c'è nessuna traccia del motorista...
Alle 21 e 30, finalmente, durante uno dei mille tentativi fatti dal capo basco, il telefono del motorista squilla. E lui risponde.
Rimaniamo tutti intorno al capo basco mentre parla al telefono.
"Dove sei? ... Ah, non puoi venire al lavoro? ... Nemmeno tra un po'? ... Ah, ecco perchè. ... Sì, doveva per forza essere qualcosa del genere. ... Bè, ma dovrai spiegarlo ai capi. ... Sì, meglio se lo fai ora. ... Puoi venire qui a parlare con Luis? ... Bene, sistemati, ti aspettiamo qui tra un'oretta".
Riattacca. "Il suo avvocato dice che non può venire a lavorare. Però ora passa da casa, si fa una doccia per levarsi il sangue di dosso, e poi viene a dare le dimissioni".

E così, dopo circa 7 ore, veniamo a scoprire il motivo dell'assenza non proprio ingiustificata del nuovo motorista.

La notte prima, sotto casa della tagazzina italiana, lui raccoglie la moto che aveva buttato a terra e se ne va, molto arrabbiato e nervoso.
Mentre la ragazzina italiana sale nel suo nido, legge qualcosa sull'economia giapponese degli Anni Novanta e poi si addormenta relativamente tranquilla, lui fa un paio di consegne (non pizze, bensì cocaina e hashish), poi si lascia intortare e ubriacare da un ballerino, e si ritrova a bere in spiaggia alle 4 di notte con non si capisce bene chi.
Alle 4 e 30 si mette a fare il cretino con la moto sulla strada del porto. La polizia lo vede, gli intima l'alt ma lui, con il corpo pieno di alcol e malahostia, non si ferma e si dà alla fuga. Quando lo prendono, lui tira un pugno in faccia al poliziotto e quasi quasi gli rompe il naso. Se lo portano via, ovviamente.
Per una ventina di minuti lo prendono a manganellate, non senza prima interporre un asciugamano tra la sua pelle e il manganello.
Lo lasciano in uno sgabuzzino sotterraneo per ore.
Lo processano per direttissima: non si è fermato ad un alt della polizia, ha guidato ubriaco e ha picchiato uno sbirro.
Gli ritirano la patente. Gli ritirano la moto della ex moglie. Gli danno anche 8 mesi di prigione ma poi glieli tolgono perchè, per fortuna, è la prima volta che ha a che fare con la giustizia in 27 anni. In cambio ottiene una bella multa. Perde il lavoro perchè senza patente non può consegnare pizze in motorino.

Alle 21 e 15 del giorno dopo lo fanno uscire. Alle 23 viene in pizzeria per parlare con il capo supremo. Si licenzia. Il capo supremo, che era arrivato moooolto arrabbiato, quando viene a conoscenza dei dettagli si calma. Addirittura si rattrista. Incredibile. E dire che al suo arrivo stava tutto incazzato perchè prima di uscire di casa all'improvviso per sbrigare questa faccenda stava pulendo l'acquario e gli erano morti due pesci.

Dopo le faccende burocratiche, la ragazzina italiana esce nel parco di fronte al ristorante per parlare con il nuovo motorista (che d'ora in poi sarà il nuovo ex motorista).
Lui la abbraccia. E' tanto tranquillo. Ha la voce morbida. Sorride. E' costretto a camminare molto lentamente perchè gli fa male tutto. E' pieno di lividi sulla schiena e sulle gambe, e sospetta anche di avere una costola incrinata. Lei si sente tremendamente in colpa. Lui non ha più nulla, e un po' è anche colpa di lei.
Se non si fosse arrabbiata tanto per quella cazzata..
Se fosse un po' meno orgogliosa...
Se non fosse stata pre-mestruale...!
Se non si fosse alzata da quella maledetta sedia...

Ma lui la tranquillizza dicendole che è il giorno più bello della sua vita perchè avrebbe potuto essere in prigione, avrebbe potuto non rivederla più, invece è lì con lei, su una panchina, sotto le stelle, le tiene la mano ed è felice così.
Forse è in quel momento che la ragazzina italiana si rende conto di esserci cascata.
Ha ragione zolpho quando dice che certe cose su una donna fanno colpo per forza.

2 comentarios:

Anónimo dijo...

cribbio nallie!

S

Anónimo dijo...

Nally Nally... certe cose non fanno colpo perchè si è donne... ma perchè si ha l'anima da piccolo principe:-) Fa attenzione ma vivi tutte le emozioni di quella rosa;-)

La tua sempre amica
Sonia

calendario!!

il nallyPlayer

scaricala e divulgala!

scaricala!
la tesi della nally in formato pdf leggero leggero monitor resolution:
"izquierda de copia - nuovi sensi del possesso nell'era digitale"
tesi di laurea in teoria e metodo dei mass media
relatore: tommaso tozzi
accademia di belle arti di carrara
dipartimento di arti multimediali
a.a. 2006/2007

siete ufficialmente autorizzati
a scaricarla
e regalarla
a chi volete
perchè è un'opera rilasciata sotto
licenza Creative Commons 3.0 Unported Attribution - No Commercial.

vi state chiedendo di che cavolo parla la tesi, vero? anche io.
in effetti dal titolo si può non capire nulla
ma non è un buon motivo per non leggerla!
comunque, ecco un dono alla vostra pigrizia mentale
(anche se così si perde un po' di magia...):
"izquierda de copia" parla del copyright e delle alternative legislative
nate nella nostra era digitale,
parla del copyleft, del free software, dei nuovi mercati di musica online,
dei biobrevetti, della scrittura collettiva, dei nomi multipli...
e, in generale, di come la nostra vita sta cambiando.